E’ sufficiente osservare il comportamento di chi ci circonda
e perché no, anche il proprio, per rendersi conto come oggigiorno la qualità
della vita per quanto riguarda
la maggior parte degli esseri umani è alquanto bassa. Roma, ad esempio,
nonostante la sua incontestabile bellezza e le possibilità che offre in ogni
settore, secondo la classifica risultato
della ricerca di ItaliaOggi realizzata dalla Sapienza di Roma è scivolata lo scorso anno, in ottantottesima posizione rispetto alla
sessantanovesima dell’anno precedente.
E non risulta così
difficile credere a questi risultati per chi ci vive: ore spese in macchina in
mezzo al traffico, mezzi che non passano, file interminabili agli sportelli.
Come possiamo aiutarci?
Cosa fare per imparare a vivere meglio?
Ecco un decalogo di 10 punti per imparare a vivere sereni:
- Trovare ogni giorno uno scopo elevato che vada oltre il semplice “dover fare le cose”: parlo di qualcosa di non prettamente materiale e che ha come risultato quello di farvi sentire bene interiormente e appagati come ad esempio la possibilità di fare qualcosa senza tornaconto personale ma solo per il piacere di farlo e di aiutare qualcuno.
- Imparare a cambiare almeno una cosa al giorno rispetto alle abitudini quotidiane tipo: la strada che si fa per andare al lavoro, la sequenza e il modo di compiere dei rituali quotidiani (scendere dal letto ecc.). Ognuno di noi ha dei rituali e tende a fare sempre le stesse cose creando degli automatismi che rischiano di appiattirvi interiormente e a livello cognitivo; considerate infatti che è sufficiente modificare anche solo qualche gesto (ad esempio cambiando mano quando ci laviamo i denti) per permettere al cervello di far funzionare l’emisfero opposto e stimolare aree cerebrali diverse.
- Cercare quanto più possibile di applicare l’attenzione alle cose che si fanno: sembrerà una frase fatta ma quanti di voi lo fanno realmente? Questo implica la capacità di direzionare in quel momento la propria mente su qualcosa di specifico e di non lasciarla invece libera di creare pensieri (spesso inconsci) che arrivano a condizionare il proprio stato d’animo e che possono anche sfinire fisicamente. Un aiuto in questa direzione può essere quello di programmarsi ogni tot (ad esempio ogni mezz'ora/ora) una sveglia telefonica che quando suonerà ci ricorderà di essere in quel momento attendi e focalizzati su quello che stiamo facendo. Utile è anche imparare a “dirsi” interiormente quello che si sta facendo; esempio: Sto guidando e sento il volante e percepisco la posizione del mio corpo sul sedile ecc…”
- Imparare a nutrire tutti gli aspetti che ci compongono: corpo mente e spirito. Oggi la tendenza che prevale è quella preoccuparsi a volte esclusivamente dell’aspetto materiale a discapito degli altri due. Per analogia è come andare in palestra e lavorare esclusivamente sulla parte superiore del corpo tralasciando la parte dal bacino in giù; i risultati lascio a voi immaginarli.Questo atteggiamento a lungo andare crea una disarmonia interiore e di conseguenza uno stato di malattia (non necessariamente fisica ma a livello dell’anima). Trovare del tempo per leggere libri, per immergersi nella natura e goderne a pieno, trovare una propria dimensione spirituale e dedicare del tempo ad approfondirla rappresentano fonti di puro nutrimento interiore.
- Un altro aspetto a cui accordare attenzione è quello della ricerca dei propri talenti: ognuno di noi ha delle propensioni e delle capacità che lo rendono unico. Imparate a scoprirle e dedicate del tempo anche ad esse, in questo modo farete qualcosa che vi piace e che vi riesce anche bene!
- Imparare a coltivare la felicità delle piccole cose: se prestate attenzione a quest’aspetto potrete accorgervi come ogni giorno esistono più motivi per essere felici e come invece vengono sottovalutati . Se ne diventate coscienti, allenando appunto attenzione, potrete regalarvi vissuti di gioia con estrema facilità!
- Coltivare il discernimento e il senso critico, o in altre parole imparate a usare la capacità riflessiva: una tendenza psicologica risaputa è quella secondo la quale all'interno di una massa e per influsso di questa, il singolo subisce una profonda modificazione delle sue capacità intellettive e la sua capacità intellettuale si riduce in misura considerevole. Se si attiva il discernimento si impara a non uniformarsi bensì a scegliere in maniera consapevole: vi aiuterà a fare le scelte più giuste per voi in quel momento.
- Imparare ad accettare che possono esistere punti di vista differenti e modi di porsi diversi e che non necessariamente il proprio è il migliore. Questo approccio alla vita vi permetterà di essere più sereni in quanto vi arrabbierete molto di meno e diventerete più distaccati. Questo non vuol assolutamente dire che dovrete condividere punti di vista che non sentite vostri; il motto è “accetto anche se non necessariamente condivido”!
- Amatevi di più ovvero mangiate bene, riposate il giusto, scegliete compagnie e situazioni che vi arricchiscono, il tempo è prezioso e non va sprecato.
- Ultimo aspetto ma non meno importante è ricordatevi di ringraziare sempre: chi vi circonda, la natura, il Divino. La gratitudine è dolce per chi la riceve ma ancor più è nutrimento per la vostra anima.