Avevo
scritto questo articolo un anno fa e poi era rimasto lì, non pubblicato né
riletto. Oggi mi ritorna davanti e spero sia utile per chi si troverà a
leggero.
L’intento
è quello di gettare spunti di
riflessione che possano essere utili a quelle donne che mostrano di non avere stima e rispetto di sé
stesse quando si trovano a vivere una relazione; troppe purtroppo e per lo più inconsapevoli
dei meccanismi nei quali si ritrovano e che le rendono infelici.
Solitamente
gli atteggiamenti a cui mi riferisco si
manifestano in quelle relazioni in cui non si può parlare di una relazione sana e stabile bensì di quelle
dove un osservatore esterno (chi è implicato non riesce solitamente ad essere
obiettivo) vede uno squilibrio nell'investimento di “amore”, impegno, energia
ecc. che i due partner riversano nella relazione.
L’intenzione
non è quello di voler puntare il dito
verso qualcuno o, ancor peggio, manifestare una critica nei riguardi degli
uomini: la responsabilità in tali casi è la stessa per entrambi inoltre è
possibile in alcuni casi un ribaltamento dei ruoli (sebbene i meccanismi fonte
di sofferenza per gli uomini siano altri).
- ü È capace di giustificare ogni mancanza di attenzione che l’altro manifesta nei suoi riguardi, sottolineo “ogni” in quanto a volte impiega una considerevole quantità di energia per motivarsi la trascuratezza dell’altro.
Un paio di
esempi tra i tanti: “ volevo raccontargli
quella cosa importante che mi è successa oggi ma mi ha scritto che è stata una
giornata pesante e che ci sentiamo domani”;
“avevamo un’ uscita con i miei amici (che non ha mai
conosciuto) ma ha detto che non se la sente di venire perché è timido .”
Quando
due persone si amano l’ attenzione non solo è spontanea ma, soprattutto all’inizio
della relazione, appare il desiderio di
condividere il maggior numero di cose e di rendere felice l’altro. Non mi
riferisco quindi a sviste come non ricordarsi una ricorrenza o un impegno preso
da tempo, parlo invece di una cura nei riguardi dell’altro che rappresenta la
base di una relazione.
Se
nella vostra esperienza di vita avete imparato che l’amore è trascuratezza,
disinteresse, biasimo e automaticamente siete attratte da uomini che vi
trattano con questo tipo di atteggiamenti sappiate che meritate di più e ,soprattutto,
che ne siete degne. Provate ad essere sincere con voi stesse e noterete come la
scelta del partner potrebbe essere il tentativo non consapevole di ripetere
certe relazioni affettive dell’infanzia e il cercare di “risolverle” in una
relazione attuale.
- üNon si basa sui dati di realtà nella relazione ma fantastica e si crea dei film che molte volte sono ben lontani dalla realtà. Un esempio con cui alcune donne ho visto si sono confrontate è questo: se lui (sposato) vi dice che è stata una bella serata sta dicendovi semplicemente che è stata una bella serata e questo non vuol dire che lascerà la moglie ecc.!
Questo
è uno degli aspetti a cui una donna dovrebbe prestare massima attenzione: il
rischio di fantasticare troppo, di interpretare i comportamenti dell’altro può
creare illusioni e aspettative che porteranno ulteriormente a sofferenza. Utile
in questi casi avere scambi continui con il partner tesi a capire le reali
motivazioni dei vari comportamenti e, altrettanto, lo è l’ imparare ad
ascoltare chi ci conosce e magari cerca di farci tornare con i piedi per terra.
A ciò si aggiunge, per complicare un po’ le
cose J,
un ulteriore aspetto: mi è capitato diverse volte di ritrovarmi a sentire degli
amici o pazienti uomini affermare “le ho
detto che era solo una frequentazione quindi è tutto ok…. È d’accordo con me e
le va bene la proposta di vederci ogni tanto quando ci va”. Bene, in questi casi l’esperienza insegna
che rispetto all’implicazione affettiva quando una donna vi dice “ok, va bene” sebbene possa anche avere
l’intenzione di portare avanti la frequentazione come “da accordi” non sarà mai
così! Mai. Lei ha infatti una natura che
la porta a implicarsi anche nelle storie che teoricamente dovrebbero essere
solo sessuali….quindi è un aspetto di cui tenere conto!
Tornando
a quelle che sono le caratteristiche di una donna che non manifesta dignità
e amor proprio possiamo aggiungere che:
- ü Sente che la propria felicità dipende dalla presenza dell’altro e che senza di lui non è capace di fare cose o prendere iniziative. Questo non vuole dire che il partner non debba essere un punto di riferimento; va fatta però una distinzione tra la ricerca di sostegno o il chiedere consiglio e il rendersi incapaci nelle scelte. Quando si arriva alla disfunzionalità in questi casi vuol dire che si arriva a rendersi dipendenti dal partner per pigrizia e per non uscire dalla propria zona di confort in cui ci si trova. Ciò a cui si può andare incontro è scontato.
Per
quel che riguarda il credere che la nostra felicità dipenda dall'altro va detto
che sebbene soprattutto durante la fase iniziale di una relazione quello che
proviamo ci porta a credere che siamo felici grazie all’altro, ciò che accade
in realtà è che ci siamo predisposti e aperti a quella che è un’energia che
esiste e che è sempre presente. Sta a noi quindi imparare a restare sintonizzati
su quella frequenza e sarà tanto più facile farlo una volta che abbiamo
sperimentato il vissuto profondo dell’amore perché basterà imparare a
rievocarlo.
- ü Anteponi i bisogni dell’ altro ai propri.
Il
tipico esempio è quello dove lui si organizza le sue cose e le propone di
vedersi quando è libero e lei è lì che aspetta, e nell'attesa lascia che invece
i suoi impegni restino in sospeso o addirittura soprassiede a cose importanti.
Questo non vuol dire dobbiamo diventare egoisti perché in amore si deve dare è
importante però che ci sia rispetto reciproco.
- ü Si concede al primo appuntamento, e questo non perché ci sia una regola fissa da rispettare, solo che il rischio che si corre in questi casi è quello di non avere il tempo di conoscere l’altro e di farsi conoscere con le dovute conseguenze. Certo esiste il colpo di fulmine ma non dobbiamo confonderci una rarità con la regola.
Va
specificato a riguardo che per costituzione c’è una diversità di base tra i due
sessi e mentre un uomo non ha alcun
problema a separare il fare sesso dall'affettività; per una donna (anche per
quella dove risalta meno) i due aspetti sono più compenetrati e difficilmente non metterà il sentimento
anche in quel primo incontro che ahimè potrebbe essere l’ultimo!
- ü Mente a se stessa rispetto all'andamento della relazione giustificando la sofferenza che vive con l’amore profondo che dice di provare per l’altro.
L’unica
cosa che si può scrivere a riguardo è che probabilmente si preferisce una bella
bugia a una realtà fastidiosa; in questi
casi può essere utile domandarsi: “se è amore, come mai soffro?” “e se soffro
la sofferenza me la procuro da solo, me la procuro io?”
- ü Fa compromessi con se stessa che vanno a ledere la dignità appunto.
L’esempio
più calzante è quello della donna che dice “so
che per come vanno le cose dovrei lasciarlo, e vorrei anche farlo, ma poi come
faccio con le spese che mi aiuta a sostenere?”
Se siete arrivate a
questo punto c’è ancora possibilità di riappropriarsi della propria dignità: l’impegno deve essere accompagnato da un’analisi
lucida su se stesse e un lavoro di crescita interiore. Considerate che compromessi di questo tipo sono veleno per
l’anima, se altre donne sono riuscite a vivere dignitosamente da sole potete
farlo anche voi.
La
felicità è uno stato che credo vada connesso alla dignità, molte volte si cerca
la felicità attraverso l’altro, nell'ambito di una relazione, rischiando di
perdere di vista un aspetto altrettanto importante.
Dignità deriva da “degno” cioè meritevole di rispetto, imparare a rispettarsi è la base di una relazione sana e felice perché citando un proverbio” Chi si rispetta sa come farsi rispettare, chi si stima sa come farsi stimare”.
Dignità deriva da “degno” cioè meritevole di rispetto, imparare a rispettarsi è la base di una relazione sana e felice perché citando un proverbio” Chi si rispetta sa come farsi rispettare, chi si stima sa come farsi stimare”.
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